👜 Corrente #113: Doomspending
L'Intelligenza Artificiale Generativa è cumma n' maestro pizzaiuolo.
Buongiorno!
Settimana scorsa ho passato un'ora a parlare con ChatGPT potenziato dalla nuova funzione Advanced Voice. Assurdo. È quanto di più vicino a un dialogo umano che abbia mai provato.
Niente pause. Niente incomprensioni. Tutto fluido.
Abbiamo parlato in italiano, spagnolo, inglese. Mi ha risposto con uno stentato (e inevitabilmente stereotipato) ma comunque impressionante accento napoletano, romano e milanese.
Mi ha anche spiegato l’Intelligenza Artificiale Generativa in napoletano usando come metafora la pizza. Qui puoi sentire un estratto del mio dialogo con ChatGPT Advanced Voice.
Confesso un senso di meraviglia e preoccupazione.
Meraviglia per tutto quello che questo avanzamento tecnologico può portare (brainstorming creativi, assistenti, formazione personalizzata, nuove forme di intrattenimento...).
Preoccupazione per tutto quello che potrebbe andare storto (dipendenza da questa tecnologia, isolamento, misinformazione...).
Chiunque crei, si occupi o anche solo utilizza questa tecnologia ha una grande responsabilità.
Buona lettura!
PS: La newsletter di oggi è sponsorizzata da “Ricomincio da Taaac” il nuovo film del Milanese Imbruttito, un film che ho visto e che ti consiglio. Anche solo per il fatto che è scritto e diretto da un collettivo che stimo molto: Il Terzo Segreto di Satira.
Sono Jacopo Perfetti, mi occupo di robot in grado di scrivere e scrivo cose che i robot non sanno (ancora) scrivere.
Qui puoi iscriverti al mio corso "Prompt, Chi Parla?", usa il codice N30 per avere il 30% di sconto.
Tutti i testi e le immagini che trovi in questa newsletter sono pensati e curati da me, ma generati da un'Intelligenza Artificiale Generativa.
/ Futuro: Intelligenza Artificiale Generativa
🚀 Il mio primo libro, "Fai fiorire il cielo", è uscito in Corea del Sud ed è stato protagonista di questo bellissimo podcast (solo in inglese)... Non è vero. È una Fake News. O meglio è una mezza Fake News. La parte vera è che il mio primo libro è uscito in Corea del Sud, anche se questo accadeva quasi dieci anni fa (quindi è una Old News). La parte finta è che nessuno (almeno che io sappia) gli ha mai dedicato una puntata di un podcast in inglese. Il podcast che puoi ascoltare qui è finto anche se incredibilmente verosimile. L'ho realizzato in meno di cinque minuti con NotebookLM. [Linkedin]
🇮🇹 Sul digitale la scuola italiana è talmente indietro che potrebbe essere avanti. Oggi però questa peculiarità potrebbe trasformarsi in un punto di forza. In Danimarca, uno dei paesi con le scuole più digitalizzate d'Europa, il ministro danese dell'occupazione ha chiesto di ridurre l'utilizzo di supporti digitali nelle scuole. Già da diversi anni nelle più prestigiose scuole elementari americane la tecnologia è stata ridotta per lasciare più tempo ad attività e metodi analogici. E in tutto il mondo (Italia inclusa, per fortuna) si stanno iniziando a vietare gli smartphone alle elementari e alle medie. Forse dunque in Italia dovremmo lasciare tutto così. Anche perché le volte che abbiamo provato a introdurre il digitale nelle scuole (penso alla LIM o alla DAD) la mia impressione è che non abbiamo fatto altro che ripetere lo stesso errore: È stata usata una nuova tecnologia con una vecchia mentalità. Quello che potremmo fare invece è il contrario: insegnare una nuova mentalità utilizzando una vecchia tecnologia. [Linkedin]
🎨 Qui i codici SREF per Midjourney condivisi settimana scorsa. [Linkedin]
🇪🇺 Quello che stiamo facendo in Europa in merito alla regolamentazione dell’IA è giusto in termini di principi ma non funziona nella pratica. L’Intelligenza Artificiale è un tema mondiale, non locale. Non possiamo affrontarlo in modi differenti a seconda del paese o del continente. [Linkedin]
/ Sponsor: Ricomincio da Taaac
L’iconico “Signor Imbruttito” (Germano Lanzoni), manager milanese purosangue, perde lavoro, casa e famiglia a seguito dell’acquisizione della sua azienda da parte di una multinazionale americana, la Blacksun, attenta all’inclusione e alla sostenibilità; per sbarcare il lunario, si ritroverà a fare il rider e altri lavori umili, in un divertente contrappasso dantesco.
Il cast di “Ricomincio da Taaac” vede il ritorno di tutti i personaggi del mondo Imbruttito, con le riconferme di Brenda Lodigiani, Paolo Calabresi, Claudio Bisio, Laura Locatelli, Leonardo Uslengo, Valerio Airò Rochelmeyer, Renato Avallone e le new entry Maurizio Bousso, Francesco Mandelli, Raul Cremona, Martina Sammarco, Tommy Kuti e Tiberio Cosmin.
Come il predecessore del 2021, Mollo tutto e apro un chiringuito”, il nuovo film è diretto da Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi e prodotto da Giovanni Cova per QMI in associazione con Medusa Film e Ramaya Productions e in collaborazione con Prime Video.
/ Presente: Fenomeni dell’epoca corrente
Doomspending
(n.) Comportamento caratterizzato da acquisti compulsivi motivati dal timore di un futuro incerto o dalla necessità di gratificarsi in periodi di forte ansia esistenziale. Diffuso soprattutto tra Millennials e Generazione Z, il doomspending riflette una reazione a crisi globali, come cambiamenti climatici o instabilità economiche, e rappresenta un modo per affrontare l’angoscia percepita, anche a scapito di un risparmio a lungo termine.
Nel 1929, pochi giorni dopo il crollo di Wall Street che diede inizio alla Grande Depressione, un fatto curioso accadde nei grandi magazzini Gimbels di New York. Nonostante la crisi finanziaria appena scoppiata, si registrò un inaspettato aumento delle vendite di cosmetici. In particolare, il rossetto divenne un simbolo di resilienza femminile: economico ma gratificante, un piccolo lusso per sentirsi belle nonostante tutto. Questo fenomeno, noto come Lipstick Effect, dimostra come in tempi di crisi le persone cerchino conforto in piccoli acquisti accessibili.
Oggi, quasi un secolo dopo, assistiamo a un fenomeno simile ma amplificato: il Doomspending. Questo neologismo, nato dalla fusione di “doom” (rovina) e “spending” (spesa), descrive l’atto di comprare compulsivamente per il timore di non poterlo più fare in futuro o semplicemente per sentirsi meglio in un periodo percepito come particolarmente complicato.
Un recente studio di Credit Karma ha rivelato che il 43% dei millennials e il 35% della Generazione Z praticano il Doomspending come meccanismo di difesa. Molti giovani, bombardati quotidianamente da notizie su cambiamenti climatici, crisi economiche e instabilità geopolitica, reagiscono cercando gratificazione immediata negli acquisti. Sui social media, in particolare su TikTok, proliferano video di ragazzi che giustificano le loro spese eccessive con frasi come «Tanto il mondo sta andando a rotoli, almeno mi godo questi momenti».
Il Doomspending è in un certo senso la versione Gen Z della terapia d’acquisto, ma con una differenza fondamentale: non si tratta più di compensare una delusione momentanea, bensì di reagire a un’angoscia esistenziale pervasiva. L’impossibilità percepita di raggiungere obiettivi un tempo considerati normali, come l’acquisto di una casa o una pensione sicura, spinge molti giovani a concentrarsi sul presente, privilegiando gratificazioni immediate a scapito del risparmio per il futuro.
Questo comportamento sottolinea una preoccupante mancanza di fiducia nel domani. Il Doomspending diventa così non solo un sintomo di malessere economico, ma anche il riflesso di un vuoto più profondo nelle vite dei giovani. In un mondo percepito come instabile e minaccioso, l’acquisto compulsivo si trasforma in un effimero antidoto all’ansia, un modo per riaffermare il proprio controllo, anche se illusorio, sul presente.
Il fenomeno, alimentato dai social media e dalla facilità di acquisto online, rischia di intrappolare una generazione in un circolo vizioso di spesa e indebitamento. Tuttavia, proprio come il Lipstick Effect durante la Grande Depressione, il Doomspending potrebbe essere letto come un grido d’aiuto di una generazione che cerca disperatamente di trovare gioia e significato in un futuro che percepisce come negato.
La sfida per la società sarà quindi quella di ascoltare questo grido, offrendo ai giovani non solo educazione finanziaria, ma anche prospettive di futuro più concrete e rassicuranti. Solo così il Doomspending potrà trasformarsi da sintomo di disperazione a opportunità di riflessione collettiva sul mondo che vogliamo costruire.
Fonte: Bloomberg, Creditkarma, Vogue, Sky News
/ Passato: Muri Filosofici
«Il sistema deve rompere»
- sui muri di Milano
"Il sistema deve rompere" - una frase che ricorda il pensiero di Michel Foucault sui sistemi di potere e conoscenza che permeano ogni aspetto della nostra società. Per Foucault, il potere non è semplicemente una forza repressiva esercitata dall'alto, ma una rete di relazioni che attraversa l'intero corpo sociale, definendo e controllando ciò che consideriamo "verità" e "normalità". In quest'ottica, "rompere il sistema" non significa semplicemente rovesciare un'autorità visibile, ma piuttosto smantellare le strutture invisibili che modellano il nostro pensiero e il nostro comportamento. Allo stesso tempo, questa frase evoca il concetto di "decostruzione" di Jacques Derrida. Per Derrida, la decostruzione non è una semplice distruzione, ma un processo di smontaggio critico delle strutture concettuali dominanti, un modo per rivelare le contraddizioni e le assunzioni nascoste su cui si basano. "Il sistema deve rompere" potrebbe quindi essere interpretato come un appello a questa pratica filosofica, un invito a mettere in discussione e "rompere" le categorie di pensiero che diamo per scontate.
In un'epoca caratterizzata da crescenti diseguaglianze e crisi globali, questa frase assume una rilevanza particolare. Ci ricorda che forse è necessario un ripensamento radicale delle strutture sociali, economiche e politiche che abbiamo ereditato. Tuttavia, come ci avvertirebbe Slavoj Žižek, dobbiamo stare attenti a non cadere nella "trappola dell'ideologia" quando immaginiamo alternative. La vera sfida non è solo rompere il sistema, ma immaginare e costruire qualcosa di nuovo che eviti di replicare le stesse dinamiche di potere sotto una nuova veste.