Buongiorno!
Mi ero ripromesso di non usarla più. L'emoticon dell'omino con la testa che scoppia, perché la trovo esagerata. Non mi piace questa tendenza all'iperbole, tipica dei Social Media, dove tutto deve essere "Mind-Blowing", appunto, anche quando non lo è.
Eppure nella sola giornata di martedì l'ho usata in due post su Linkedin. Mi sembrava il modo migliore per esprimere quello che mi suscita questa continua scoperta di nuovi strumenti per dare forma alla nostra creatività.
In particolare, quello che martedì mi ha fatto scoppiare la testa è stato prima il nuovo linguaggio text-to-image di REVE, e poi, la sera, l'aggiornamento di ChatGPT per le immagini che permette di realizzare qualsiasi infografica, visual, immagine, testo o logo in pochi minuti.
Non stupisce che secondo il WEF, il lavoro del Graphic Designer è tra le dieci professioni più ad alto rischio di automazione.
Ed è proprio questo ciò che più mi fa riflettere. Non tanto la tecnologia in sé. Quanto piuttosto le sue implicazioni. Capire come l'Intelligenza Artificiale Generativa impatterà sul lavoro, sulla politica, sul modo in cui pensiamo, scegliamo e, più in generale, viviamo.
Potrei non dargli peso. Potrei usarla e basta. Ma non ci riesco. Ogni volta che scopro un nuovo strumento o esce un aggiornamento mi domando: e ora? Cosa succederà? Cosa faremo in maniera diversa, e soprattutto, cosa posso fare che un tempo non potevo fare?
A volte ho l'impressione che ci sia sempre di più un gap d'immaginazione. La nostra immaginazione inizia ad andare più lenta della tecnologia. Ci mette meno tempo la tecnologia a rendere possibile qualcosa rispetto all’immaginazione a capire come poterlo usare per fare qualcosa di nuovo.
Se ci pensi questa è una novità. L'immaginazione dell'uomo è sempre stata più avanti della tecnologia. Prima sono arrivati i film e i racconti di fantascienza. Poi è arrivata la scienza.
Oggi invece la Fantascienza con cui siamo cresciuti si sta trasformando nella Scienza Fantastica con cui vivremo, e di fronte a questa velocità come fa la testa a non esplodere, almeno di tanto in tanto… 🤯
Sono Jacopo Perfetti, mi occupo di robot in grado di scrivere e scrivo cose che i robot non sanno (ancora) scrivere.
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Le immagini di questa newsletter, così come i testi della sezione “Presente” e “Passato” sono generati con l’IA. I post della sezione “Futuro” invece li ho scritti io e li puoi leggere su Linkedin, anche se non hai un account Linkedin, basta che clicchi sulla X in alto a destra del pop-up.
/ Futuro: Intelligenza Artificiale Generativa
⭕️ Il nuovo generatore di immagini di ChatGPT è straordinario. Definisce un nuovo livello nella generazione di grafiche, infografiche, illustrazioni, loghi, immagini e qualsiasi altro visual. [Guarda i miei esperimenti]
⭕️ Ormai il training dei video è sempre più accessibile. In pochi minuti e con poche decine di euro, possiamo allenare modelli text-to-video e generare video con personaggi, persone, stili e prodotti specifici. Nel giro di un paio di anni, molte pubblicità saranno fatte con l'Intelligenza Artificiale Generativa e chiunque abbia una bella idea per un cortometraggio potrà generarlo con budget irrisori rispetto a quelli necessari oggi. [Guarda i due esperimenti]
⭕️ Di tutti i modelli text-to-image usciti negli ultimi mesi REVE.art è il migliore. [Leggi il post]
⭕️ Ok nella foto io e Federico sembriamo un po' provati, ma è solo perché eravamo appena usciti da diverse ore di registrazione... [Leggi il post]
⭕️ Oggi abbiamo un'altra grande fortuna, forse maggiore persino di quella che hanno avuto i Boomer. Essere la generazione potenzialmente più ricca di conoscenza e creatività della storia. Grazie alla Rete e all'Intelligenza Artificiale Generativa, abbiamo accesso a una fonte inesauribile di conoscenza. Possiamo studiare ogni mese una materia diversa, imparare in ogni momento ascoltando podcast o audiolibri, scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo, sperimentare idee, esplorare mondi creativi, avere tutor personalizzati, dare forma al nostro talento, e trasformarlo in un'attività che ci permetta di vivere e guadagnare, magari non quanto i Boomer, ma sicuramente più delle generazioni che li hanno preceduti. [Leggi il post]
/ Presente: Fenomeni dell’epoca corrente
🛋️ Cozy Tech
(n.) Tendenza che enfatizza l’uso della tecnologia per creare ambienti confortevoli e rassicuranti, trasformando l'isolamento in un'esperienza percepita come positiva e desiderabile.
Dai videogiochi meditativi come Stardew Valley e Minecraft agli accessori digitali progettati per il benessere sensoriale, il Cozy Tech promuove un rifugio tecnologico in cui comfort e tranquillità diventano priorità assolute. Questo fenomeno, nato dalla necessità di sfuggire a un mondo esterno percepito come alienante, si manifesta attraverso oggetti e contenuti digitali che offrono un senso di armonia costante. Inevitabilmente questo fenomeno solleva interrogativi sul rischio di un'eccessiva introspezione e sulla trasformazione della solitudine in uno stato normalizzato e persino idealizzato, dove la tecnologia assume il ruolo di soddisfare tutti i bisogni emotivi e sensoriali, sostituendosi progressivamente alle interazioni umane reali.
📵 Great Unfollowing
(n.) Tendenza emergente che descrive il calo di interesse e il conseguente abbandono di newsletter indipendenti, podcast e contenuti sui social media da parte di un pubblico sempre più saturo di informazioni.
Questo fenomeno non è necessariamente legato alla qualità dei contenuti, ma piuttosto alla crescente sovrabbondanza di materiale online, spesso generato dall’intelligenza artificiale o privo di cura, che rende sempre più difficile per gli utenti discernere contenuti di valore. Il Great Unfollowing rappresenta un potenziale punto di svolta per i creatori indipendenti, che potrebbero trovarsi di fronte a un futuro incerto, in cui le tradizionali fonti di sostentamento, come Patreon o Substack, non saranno più sostenibili. Il pubblico, alla ricerca di nuove forme di intrattenimento o informazione, potrebbe migrare verso nuove piattaforme digitali o, paradossalmente, riscoprire attività offline, ridefinendo così il panorama del consumo mediatico.
🛌 Momsomnia
(n.) Condizione che colpisce molte madri, caratterizzata da difficoltà nel prendere sonno e mantenere un riposo di qualità a causa di preoccupazioni costanti per la famiglia e il bisogno di ritagliarsi del tempo personale nelle ore notturne.
Spesso alimentata dalla necessità di vigilanza notturna anche quando i figli dormono, la Momsomnia si manifesta con rituali elaborati per rilassarsi prima di dormire, ma può sfociare in un circolo vizioso di insonnia e stanchezza cronica. Le cause possono includere l’ansia, l’iperstimolazione da dispositivi digitali e la pressione sociale di essere sempre disponibili. Inutile dire che questa condizione incide negativamente sul benessere psicofisico, riducendo la capacità di concentrazione e la qualità della vita quotidiana.
Nella fotografia come Claude ha interpretato il concetto di Great Unfollowing (poi generato con Midjourney): L'uso drammatico delle ombre proiettate suggerisce una sorta di "prigionia digitale" da cui ci si sta liberando, mentre gli elementi analogici sullo sfondo rappresentano alternative più sostenibili al consumo di contenuti digitali.
/ Passato: Muri Filosofici
«Fidati ma non troppo.»
- sui muri di Milano
La frase «Fidati ma non troppo» esprime una postura relazionale prudente, figlia di un’esperienza in cui la fiducia è stata messa alla prova. Non si tratta di un rifiuto della fiducia, ma di un suo ridimensionamento. Paul Ricoeur, parlando della “fiducia ferita”, suggerisce che anche dopo il tradimento o la delusione, la fiducia non scompare del tutto: si trasforma, diventa più attenta, selettiva.
In questo senso, la frase può essere letta come un invito alla responsabilità, più che al sospetto. Fidarsi implica esporsi, ma non necessariamente senza difese. È un equilibrio tra apertura e cautela, tra desiderio di connessione e bisogno di protezione. Come un ponte sospeso: può reggere, ma richiede attenzione da entrambe le parti.