Buongiorno!
Ti scrivo da Verona. In questo periodo sono spesso in giro per eventi e lezioni. Il tema, inutile dirlo, è sempre lo stesso: Intelligenza Artificiale Generativa. Ormai non parlo d’altro, e non potrei fare altrimenti. Penso sia molto importante comprenderla, usarla e metterla al nostro servizio. Per evitare che sia lei a mettere al servizio il nostro tempo, la nostra attenzione, i nostri dati e il nostro lavoro.
Visto che non ci sentiamo da qualche settimana ti scrivo alcuni aggiornamenti:
Il progetto di cui ti ho parlato nell’ultima newsletter, ricordi? La piattaforma di micro-learning per imparare in modo personalizzato e interattivo le competenze che servono ai tempi dell’IA, va avanti alla grande. A fine mese la presenteremo nella versione Alpha ai primi Beta Tester. Per ora posso solo dirti che si chiamerà Youpiter. Un nome che abbiamo scelto personalmente (niente AI, giuro!) e che ci piace molto, anche perché il dominio .ai era disponibile.
In Prompt Design alla fine abbiamo deciso di aprire anche la classe di Giugno di “Prompt, Chi Parla”. Eravamo in dubbio perché abbiamo già tutto il mese bloccato con progetti e giornate di formazione in varie aziende. Ma ci tenevamo. E così, se ti va di partecipare, puoi iscriverti con il 30% di sconto usando il codice GIUGNO. Ovviamente il corso è aggiornato a tutto quello che di nuovo è uscito e uscirà fino al primo giorno di lezione. Le date delle lezioni live sono 23/25/27 Giugno dalle 12.00 alle 14.00. Tutte le info qui. Ti aspetto!
Questa settimana ho ripreso a scrivere su Linkedin. Trovi un po’ di post qui sotto. Se ancora non mi segui (e ti va di farlo) mi trovi qui.
Come ti scrivevo, sto girando molto tra aziende, convegni ed eventi. Se hai in programma qualcosa scrivimi rispondendo a questa mail e parliamone volentieri.
Buona lettura!
Sono Jacopo Perfetti, mi occupo di robot in grado di scrivere e scrivo cose che i robot non sanno (ancora) scrivere.
Qui puoi iscriverti al mio corso "Prompt, Chi Parla?", usa il codice N30 per avere il 30% di sconto.
Le immagini di questa newsletter, così come i testi della sezione “Presente” e “Passato” sono generati con l’IA. I post della sezione “Futuro” invece li ho scritti io e li puoi leggere su Linkedin, anche se non hai un account Linkedin, basta che clicchi sulla X in alto a destra del pop-up.
/ Futuro: Intelligenza Artificiale Generativa
⭕️ L’IA non ci ruberà il lavoro, ma potrebbe rubarci l’amico. Questi grafici fanno riflettere. L’uso principale che facciamo dell’Intelligenza Artificiale Generativa non è professionale o creativo ma personale. Non la usiamo solo per lavorare meglio ma soprattutto per vivere meglio. Come supporto emotivo. Come terapista o compagno con cui parlare. Ci rivolgiamo all’IA per avere consigli, per stare meglio con noi stessi e con gli altri, per sentirci meno soli e per dare senso alla nostra vita (il "finding purpose" entrato subito al terzo posto della classifica dei principali usi dell'IA nel 2025). Questo è un cambio di paradigma epocale. Stiamo iniziando a vedere una tecnologia, quindi una macchina, come un compagno e non più come un mero strumento. [Leggi il post]
⭕️ Non abbiamo un problema di lavoro. Abbiamo un problema di competenze. Secondo il World Economic Forum, nei prossimi cinque anni verranno creati 170 milioni di nuovi posti di lavoro, mentre 92 milioni verranno sostituiti, generando un turnover strutturale del 22% sul mercato del lavoro globale. Il saldo è positivo: +78 milioni di posti di lavoro. Quindi no, non è una crisi occupazionale. È una transizione. [Leggi il post]
⭕️ Da SEO ad AEO. La sostanza non cambia: Per chi produciamo i nostri contenuti? Per qualcuno o per qualcosa? Cambia l’acronimo. Cambia il target. Cambia il canale? Ma alla fine, la domanda resta la stessa: per chi stiamo scrivendo? [Leggi il post]
⭕️ Per promuovere la classe di Giugno di "Prompt, Chi Parla?" Abbiamo fatto una dv con alcune pubblicità iconiche degli anni Novanta. Riesci a riconoscerle? [Guarda le immagini]
/ Presente: Fenomeni dell’epoca corrente
⚪️ Info-encer
(n.) Figura ibrida tra giornalista e content creator che utilizza i social, in particolare Instagram, per fornire notizie e approfondimenti in modo diretto, personale e spesso più accessibile rispetto ai media tradizionali.
Nato dall'unione dei termini “Information” (informazione) e “Influencer”, “Info-encer” indica un nuovo modo di fare giornalismo che cerca di andare oltre le dinamiche da Infobesity tipiche dei social media nel tentativo di dare un'informazione "senza rumore", proponendosi così come punti di riferimento per un pubblico in cerca di chiarezza e semplificando notizie complesse senza rinunciare all'accuratezza.
⚪️ Puriteen
(n.) Fusione dei termini “puritano” e “teenager”, “Puriteen” indica un giovane, tipicamente appartenente alla Generazione Z, che mostra un atteggiamento prudente o critico nei confronti dei contenuti sessuali online.
I “puriteen” si oppongono all’esibizione di pratiche legate al sesso durante eventi pubblici, ripudiano la pornografia, criticano relazioni con ampie differenze d’età e sono parte di un movimento più ampio che li descrive come “nuovi vittoriani” o la generazione più pudica della storia.
⚪️ Stashing
(n.) Pratica relazionale in cui una persona nasconde intenzionalmente il proprio partner alla propria rete sociale, evitando di presentarlo ad amici, familiari o menzionarlo sui social media.
È spesso sintomo di una disuguaglianza nel livello di impegno emotivo tra i due partner, dove uno dei due sembra coinvolto solo in contesti privati ma evita sistematicamente ogni forma di riconoscimento pubblico della relazione. Questo comportamento può derivare da una volontà di mantenere aperte altre possibilità sentimentali, da timori legati al giudizio sociale o familiare, oppure da una mancanza di chiarezza sulle reali intenzioni all'interno del rapporto. Il risultato, per la persona “messa da parte”, è un profondo senso di invisibilità, isolamento e invalidazione emotiva, che mina la fiducia e l’autostima.
Nella fotografia come Claude ha interpretato il concetto di Stashing (poi generato con Midjourney): La composizione crea una metafora visiva: la finestra funziona come barriera tra il mondo privato della relazione e quello pubblico da cui il partner viene intenzionalmente escluso. L'illuminazione contrastante (calda all'interno, fredda all'esterno) rafforza ulteriormente questa divisione, mentre la prospettiva dall'esterno ci posiziona come osservatori di un segreto custodito.
/ Passato: Muri Filosofici
«Dove non puoi amare non soffermarti»
- sui muri di Palermo
Frida Kahlo scrisse questa frase in una delle sue lettere, quasi come un’autoesortazione alla sopravvivenza. Nella sua vita l’amore fu passione e ferita, medicina e veleno. Ma sempre, in ogni caso, fu incontro. Ecco perché quel “non soffermarti” suona come un ammonimento che ha meno a che fare con l’evasione e più con l’etica: non insistere dove l’altro è ridotto a funzione, a ruolo, a oggetto. Dove non puoi amare, non puoi nemmeno riconoscere.
Emmanuel Levinas ci aiuta a leggere questa tensione con il suo concetto di Altro. Per lui, l’amore non è un fatto sentimentale, ma l’irruzione dell’infinito nel volto dell’altro. L’etica non nasce da un principio astratto, ma dallo sguardo – e dallo shock – che l’alterità produce in noi. Dove questo non avviene, dove l’altro non ci interpella perché non lo vediamo, non lo ascoltiamo, non lo amiamo, lì non c’è relazione, ma solitudine mascherata.
Ecco allora che il consiglio di Frida assume una forma più radicale: non restare dove l’altro non è più altro, dove non sei in ascolto, dove non sei in gioco. Dove non puoi amare, cioè riconoscere e accogliere, non soffermarti. Non è fuga. È rispetto.