Buongiorno!
Settimana scorsa abbiamo lanciato la Alpha di Youpiter, una piattaforma di cross-learning pensata per sviluppare le competenze 100% umane che servono per lavorare nell'era dell'IA.
Dopo neanche un giorno ci siamo messi a lavorare sulla Beta. Penso smonteremo tutta la prima versione. Un po’ perché ci sono arrivati molti feedback che ci hanno fatto venire nuove idee e un po’ perché in Youpiter siamo tutti e tre creativamente inquieti. Una volta lanciato un progetto, sentiamo subito il desiderio di migliorarlo o cambiarlo.
È un’inquietudine sana, proattiva, che mi fa sentire parte di quella pulsione creativa tipica degli artisti e degli imprenditori: guardare al futuro, non al passato. Come Picasso, che alla domanda su quale fosse il suo periodo preferito rispondeva: «Il prossimo!». O Enzo Ferrari il cui modello di auto preferito era sempre quello che ancora non aveva progettato. O Orson Welles che durante un’intervista disse che non era d’accordo con chi sosteneva che “Quarto Potere” fosse il più grande film mai girato, perché il miglior film di sempre sarebbe stato il suo prossimo film. Anche se ancora non sapeva quale sarebbe stato.
Guidati da questa spinta verso il prossimo, lanceremo la Beta a Luglio. Se ti va di provarla (e non hai ancora compilato il form o partecipato alla Alpha), puoi iscriverti qui: https://forms.gle/vqnjyTpKv3ACCNua7
Ti aspetto!
PS: La newsletter di oggi è sponsorizzata da Salesforce che, dal 23 al 26 giugno, propone una serie di webinar gratuiti pensati per chi vuole integrare l’intelligenza artificiale in modo sicuro, trasparente e orientato ai risultati.
Sono Jacopo Perfetti, mi occupo di robot in grado di scrivere e scrivo cose che i robot non sanno (ancora) scrivere.
Qui puoi iscriverti al mio corso "Prompt, Chi Parla?", usa il codice N30 per avere il 30% di sconto.
Le immagini di questa newsletter, così come i testi della sezione “Presente” e “Passato” sono generati con l’IA. I post della sezione “Futuro” invece li ho scritti io e li puoi leggere su Linkedin, anche se non hai un account Linkedin, basta che clicchi sulla X in alto a destra del pop-up.
/ Futuro: Intelligenza Artificiale Generativa
⭕ I (prevedibili) effetti di ChatGPT sul nostro cervello: se usato male riduce le nostre capacità cognitive, se usato bene le aumenta. Un nuovo studio del MIT ha misurato cosa succede al nostro cervello quando scriviamo un saggio con o senza l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale. Non solo dal punto di vista qualitativo, ma osservando direttamente l’attività cerebrale tramite EEG (elettroencefalogramma). Il risultato?
Attività cerebrale più debole. Il gruppo che ha scritto usando solo ChatGPT ha mostrato la minor connettività neurale. Meno attivazione in aree legate alla memoria, all’attenzione visiva e all’integrazione concettuale.
Minor coinvolgimento cognitivo. I partecipanti hanno fatto meno fatica (cognitive offloading, cioè il delegare alla macchina sforzi mentali che normalmente faremmo noi), ma a scapito del pensiero critico e della memoria. Molti non ricordavano o non si sentivano "autori" del saggio che avevano appena scritto.
Omogeneità e somiglianza. I testi scritti con AI erano molto simili tra loro e molto simili ai contenuti generati di default da ChatGPT. Meno originalità, meno varietà linguistica e concettuale.
Ma questo non stupisce. Qualsiasi strumento (Da ChatGPT a Google Maps) se usato come un sostituto cui deleghiamo qualsiasi compito, riduce la nostra capacità cognitiva. Atrofizza il nostro cervello. Come se non usassimo mai i nostri muscoli. Ovvio che diventiamo fisicamente più deboli. Il risultato interessante dello studio è cosa succede quando usiamo prima il cervello e poi l'IA. Chi aveva prima usato il cervello e poi ChatGPT ha infatti mostrato un picco straordinario di attivazione neurale. E dunque: prima accendiamo il cervello, poi ChatGPT. [Leggi tutto il post]
⭕ Un piccolo passo per la generazione video, un grande passo per Midjourney! Midjourney ha rilasciato il suo primo modello video che permette di animare le immagini generate, in 4 modalità: Auto (senza prompt) con Low o High Motion. Manual con Low o High Motion. Rispetto a modelli come VEO, SORA o KLING è meno evoluto, ma la possibilità di animare immagini direttamente in Midjourney fa tanto. [Guarda il video]
⭕ Diciamoci le cose come stanno: A noi Europei della protezione dei nostri dati non importa poi così tanto. Bloccando o limitando la diffusione dell'Intelligenza Artificiale in Europa stiamo rallentando la nostra economia, stiamo perdendo startup e talenti, stiamo bloccando l'innovazione, stiamo riducendo la produttività e stiamo aumentando la burocrazia e la complessità di gestire un'attività. Il tutto per proteggere i nostri dati e limitare i possibili rischi derivanti da un utilizzo improprio di questa tecnologia. Può essere un pensiero corretto ma se guardiamo la realtà, forse è qualcosa che i governi stanno facendo più per sé che per i propri cittadini. In Europa la app più scaricata è TEMU, l'eCommerce cinese che garantisce prezzi bassi grazie a un modello di business che non si basa solo sulla vendita di prodotti, ma soprattutto sulla vendita dei dati dei suoi utenti. Analizzando i dati della PDD Holdings Inc. è evidente come la maggior parte dei ricavi derivi dalla vendita di spazi pubblicitari e servizi ai commercianti. Come sempre: quando qualcosa è gratuita o a basso costo, è perché i prodotti siamo noi. Lezione che evidentemente non abbiamo ancora capito. [Leggi tutto il post]
⭕ Qual è il tuo sentimento sul P(doom)? Ti preoccupa di più il rischio artificiale o quello umano? Il P(doom) è una stima probabilistica sulla possibilità che l'AGI (Artificial General Intelligence) o l'ASI (Artificial Super Intelligence) possa portare all'estinzione dell'essere umano. In una recente intervista a Sundar Pichai, CEO di Google e Alphabet, Lex Fridman lo stima al 10%. Sundar Pichai invece è più ottimista. Non tanto sul P(doom), che considera un rischio reale e "pretty high", quanto piuttosto sulla capacità dell'essere umano di unirsi e lavorare insieme a una soluzione per evitare questo scenario. E poi c'è Elon Musk che si attesta su una stima che va dal 10 al 30%, il padrino dell'IA Geoffrey Hinton con un 50%, il fondatore di Anthropic Dario Amodei sul 10-25% o Sam Altman che supera il 50%. Chiunque abbia a che fare con lo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale ha una sua opinione più o meno apocalittica sull'impatto che questa tecnologia avrà sul nostro futuro. Nell'intervista però, Lex Fridman, prova a dare un'interpretazione opposta del tema: qual è il P(doom) senza l’IA? [Leggi tutto il post]
/ Sponsor: I Webinar gratuiti di Salesforce
Dal 23 al 26 giugno, Salesforce ti invita a scoprire come l’AI può rivoluzionare il lavoro in azienda, semplificando i processi e aumentando la produttività, attraverso una serie di webinar gratuiti pensati per chi vuole integrare l’intelligenza artificiale in modo sicuro, trasparente e orientato ai risultati.
Nei webinar scoprirai come automatizzare attività ripetitive, migliorare l’efficienza operativa e offrire esperienze sempre più personalizzate. I contenuti saranno disponibili anche on demand, per permetterti di seguirli in qualsiasi momento. Iscriviti ora e inizia a costruire il futuro del lavoro con l’AI.
/ Presente: Fenomeni dell’epoca corrente
⚪️ Submarining
(v.) Comportamento in ambito sentimentale in cui, dopo essere spariti improvvisamente da una relazione senza dare spiegazioni, si riappare mesi dopo come se nulla fosse.
Un comportamento reso sempre più comune dalla cultura delle app di dating, dove la sovrabbondanza di opzioni alimenta una mentalità da “pesca a strascico”: ci si allontana facilmente, magari in cerca di alternative migliori, per poi riemergere solo quando si ha bisogno di attenzione o compagnia. Il "submariner" evita il confronto e rifugge qualsiasi forma di responsabilità emotiva, alimentando così confusione, frustrazione e insicurezza in chi subisce il comportamento.
⚪️ AI Slop
(n.) Termine dispregiativo usato per indicare contenuti generati da intelligenze artificiali - immagini, testi, video - percepiti come dozzinali, banali o privi di valore.
Diffusosi a partire dal 2022 nei forum online e poi entrato nel lessico mainstream nel 2024, "slop" (letteralmente “pappone”, “avanzi”) descrive una massa crescente di materiale digitale generato da strumenti di intelligenza artificiale, prodotto in modo automatico, rapido e seriale ma caratterizzato da una qualità bassa o irrilevante. Questo contenuto — che include testi, immagini, video e audio — tende a saturare l’ecosistema informativo e visivo della rete: dai motori di ricerca ai social network, passando per marketplace editoriali, piattaforme video, servizi di customer service e newsletter automatizzate. Lo AI slop si presenta come “rumore di fondo” digitale: contenuti superficialmente plausibili, spesso indistinguibili dagli originali, ma privi di profondità, contesto o autenticità, pensati più per intercettare clic e algoritmi che per comunicare concetti o pensieri degni di rilevanza.
⚪️ Bed Parties
(n.) Celebrazioni domestiche sempre più diffuse negli Stati Uniti, nate per festeggiare l’ammissione al college di studenti delle scuole superiori attraverso l’allestimento scenografico del loro letto con decorazioni a tema universitario.
I “bed parties” prevedono l’utilizzo di merchandising ufficiale dell’ateneo (magliette, cappellini, gadget), palloncini, scritte luminose, snack e accessori nei colori dell’università scelta. Inizialmente diffusi nel Sud degli Stati Uniti e cresciuti durante la pandemia come alternativa ai party di laurea tradizionali, oggi sono diventati una pratica influenzata dai social media, in particolare TikTok e Pinterest, e spesso alimentano una competizione tra famiglie, sfociando in una dimostrazione ostentata di status e consumo, con budget che possono superare migliaia di dollari. Ennesima espressione del paradosso per cui i giovani sono sempre più connessi (attraverso i social) e al contempo isolati (chiusi nelle loro camere).
Nella fotografia come Claude ha interpretato il concetto di Bed Parties (poi generato con Midjourney): Una metafora visiva che cattura l'essenza più profonda di questo fenomeno: la trasformazione del letto - simbolo dell'intimità e dei sogni - in un ponte cerimoniale verso il futuro. La composizione mostra un letto che letteralmente si trasforma in un cammino che conduce verso un edificio universitario in lontananza, creando una potente metafora visiva del passaggio dalla vita familiare all'indipendenza accademica. La camera da letto, ancora visibile ma in dissoluzione, rappresenta il passato che sta per essere lasciato, mentre l'illuminazione crea un effetto di transizione temporale dall'alba (il presente) al pieno giorno (il futuro).
/ Passato: Muri Filosofici
«La libertà non scade con il tempo»
- sui muri di Venezia
Per Simone Weil, la vera libertà è capacità di attenzione, di ascolto, di resistenza al rumore del mondo. «La libertà non scade con il tempo» sembra allora un avvertimento etico: non è qualcosa che si guadagna e si dimentica, ma un esercizio spirituale continuo. Il tempo logora ciò che non viene rinnovato con consapevolezza. Essere liberi non è uno stato, ma un atto che si ripete ogni giorno contro l’assuefazione.